>>Psyco-logos ovvero l'ansia da prestazione
L'altra mattina abbandono temporaneamente il mio ufficio per andare a prendere un caffè.
Ora, si da il caso che quel posto lì sia infestato da psicologi. Ne passa uno mentre mi appropinquo, gettone alla mano, alla macchinetta del caffè.
-"Caffè?" mi fa lui.
-"Eccerto!" dico io.
Nella calma piatta di un "eccerto!" che ancora rimbomba si scatena l'inferno:
-"Ci fosse ancora Marx, si incazzerebbe e avrebbe ragione. Il caffé è una droga prestazionale. Lo rendono disponibile sui luoghi di lavoro per spremere i lavoratori, direbbe Marx. Perchè è così diffusa la cocaina? Perchè nella società di oggi devi rendere, punto e basta. Come è avvenuto a suo tempo con le anfetamine: ecco un'altra droga prestazionale: le prescriveva il medico di
base! Perchè nessuno si interessa dell'etica di base che regola il consumo delle droghe moderne anche perchè bisognerebbe fare una seria riflessione sui limiti delle persone sul fatto che non siamo tutti belli non siamo tutti bravi non siamo tutti simpatici non siamo tutti iperproduttivi e non possiamo esserlo sempre, in un ciclo continuo. Si affronta il problema droga solo accentuando gli effetti "collaterali" che disturbano, ma il fatto che ci si droghi per rendere di più è accettato quasi unanimemente."
Prendo il caffé e, quatto quatto, ritorno nel mio ufficio.
E' una giungla là fuori. Ma qui dentro mica si scherza.